Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… È non è giusto e soffre e si dimena,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita