Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini