T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,