Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare