Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Di su una vetta, erema scalzi la voce di Dio nel volto degli altri. Tra gli ulivi
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati