Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi