Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… È non è giusto e soffre e si dimena,