Se fossimo liberi come vorremmo, ci accorgeremmo subito della nostra totale indifferenza. E sapremmo che le anime bruciano
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Un eco di stupore, una realtà che sa di fiaba, un battito che sussurra al cuore. Credi, perché questo è vero, anche se sembra un miraggio,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
l’oro sulle scocche i pioppi che san di sale, le nuvole barocche e il marmo sulle scale. Il feretro, che sembra vivo,
Difficile descrivere le briciole di un pettirosso, la sua tua grazia, l’oggi, il volo.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
M’é caro il posto dove vivo, dove ho vissuto, li, chi vi ho incontrato. É la radice di un albero, il fusto,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Prenderò un premio un giorno.. la motivazione sarà: Per la meraviglia che ha destato in noi,