Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,