Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Il Fuoco dell’alba, temeraria, attendi. Nel tuo adamo, nel tuo carnefice... Tuo:
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati
Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,