Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… È non è giusto e soffre e si dimena,
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine