Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,