Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… È non è giusto e soffre e si dimena,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi