Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Donerò l’anima, la donerò alle stelle, in una notte di inchiostro di nuvole belle. La donerò col senno
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Prenderò un premio un giorno.. la motivazione sarà: Per la meraviglia che ha destato in noi,
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
La verità? Tu non vuoi la verità. La verità è che siamo tutti
Ti comprano solo, se sei in vendita.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.