Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare