È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,