Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.