Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Sai, mi ricordo una panchina, nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi, e tutto, intorno a noi
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine