Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine