Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini