Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.