Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Siamo polli, galline in batteria, uova negate, mai nati. Quando negato
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Donerò l’anima, la donerò alle stelle, in una notte di inchiostro di nuvole belle. La donerò col senno
Non fermarti o morte, c’è posto per entrambi, sul sentiero, tra gli alberi. Li, io
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Cupido! Un dardo ancora, unico, solo, per confonder la bestia