Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,