Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.