Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Di su una vetta, erema scalzi la voce di Dio nel volto degli altri. Tra gli ulivi
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati da un amore.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,