Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… È non è giusto e soffre e si dimena,
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.