Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.