Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati da un amore.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Il Fuoco dell’alba, temeraria, attendi. Nel tuo adamo, nel tuo carnefice... Tuo:
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.