Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Adesso so dove il mio nome alberga. È nei suoi occhi, tra le conserte braccia,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,