Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Di su una vetta, erema scalzi la voce di Dio nel volto degli altri. Tra gli ulivi
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Il Fuoco dell’alba, temeraria, attendi. Nel tuo adamo, nel tuo carnefice... Tuo:
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi