Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.