Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Il Fuoco dell’alba, temeraria, attendi. Nel tuo adamo, nel tuo carnefice... Tuo:
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ci sono stronzi ovunque: a destra, al centro e a sinistra. Poi, altrove e tra loro, ci sono i fiori che sbocciano. Quando fate il salto...
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Di su una vetta, erema scalzi la voce di Dio nel volto degli altri. Tra gli ulivi
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,