Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato