Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
All’ombra dei canneti una libellula si è scorta, si è fatta audace; da una ninfea ha raccolto la rugiada,
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Piccola colomba che attendi i semi, del tuo, del mio destino, per divorarli in un sol e unico modo.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
In questo giorno di pioggia ho pregato, chè lei morisse, che il suo ricordo fosse cancellato,
Chiedo venia di un amore. Chiedo scusa, chiedo venia al sole. Chè la luna,
Potrei, stringerti forte e nulla varrebbe lo spazio tra le dita fino alla morte. Più non vedrei
Se fossimo liberi come vorremmo, ci accorgeremmo subito della nostra totale indifferenza. E sapremmo che le anime bruciano
Ti domanderai, perchè non mi piacciono le puttane. Il motivo è che hanno un’etichetta,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
l’oro sulle scocche i pioppi che san di sale, le nuvole barocche e il marmo sulle scale. Il feretro, che sembra vivo,
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,