Un eco di stupore, una realtà che sa di fiaba, un battito che sussurra al cuore. Credi, perché questo è vero, anche se sembra un miraggio,
Piccola colomba che attendi i semi, del tuo, del mio destino, per divorarli in un sol e unico modo.
Se fossimo liberi come vorremmo, ci accorgeremmo subito della nostra totale indifferenza. E sapremmo che le anime bruciano
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Vorrei poter dipingere con parole nuove concerto, di una nuova alba, di un nuovo sole.
l’oro sulle scocche i pioppi che san di sale, le nuvole barocche e il marmo sulle scale. Il feretro, che sembra vivo,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Cupido! Un dardo ancora, unico, solo, per confonder la bestia
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,