Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga