Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Ho conosciuto donne poco serie, prive di "dignità". Eppure,
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Sai, mi ricordo una panchina nascosta nella mente mia. Lì mi abbracciavi e tutto intorno a noi