Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
Fuggi o speranza che mi grava che mi opprime. Fuggi,
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui