Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.