T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
È natale! Ve lo dico con il cuore! È natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,