Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Adesso so dove il mio nome alberga. È nei suoi occhi, tra le conserte braccia,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Sublimo la mia esistenza tra cocci di vetro malandati. Eremo di una matita: immagini, ricordi frastagliati. Scrivo, cosi non odo