La verità non è un tempio, è una danza che muta tra colonne di alabastro. Si piega, balza su è giù, avanti e indietro, mutando.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Un’ala rotta, cosi non può volare. Io, preso da sconforto, Io... io non lo so fare. (uccidere… E non è giusto e soffre e si dimena,
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati da un amore.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.