Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Poiché dolcezza e ira sono conseguenza della disobbedienza, e la disobbedienza, dell’ingiustizia
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Tigre! Tra foreste di mangrovie il tuo sguardo inquieto s’affanna.. Silente.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Forse non tutti sanno che... Ti droghi!
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.