Siamo polli, galline in batteria, uova negate, mai nati. Quando negato
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
La verità? Tu non vuoi la verità. La verità è che siamo tutti
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Chiedo venia di un amore. Chiedo scusa, chiedo venia al sole. Chè la luna,
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Salta la trota, tra le rive, la sua calla. La ginestra gemma, l’eliodoro,
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Ascolto, storie brevi alla radio, ti penso e mi ripenso. Scrivo i caratteri della mia vita.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.