Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito