Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Sono a correre non c’è niente di più bello di un bel seno che balla. E ci ho tirato due piriti. E non guardare me
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,