Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.