L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Ho visto in faccia la mia follia. L’abominio della frammentazione. L’eco di un essere che non c’è più… In un sogno, la sua disgregazione.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Al dio degli uomini non posso dire dei buchi, dei solchi scavati da un amore.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Se lo cercherai, lo troverai ai bordi delle strade o su di un gozzo acceso, mente nei suoi balocchi,
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Il Fuoco dell’alba, temeraria, attendi. Nel tuo adamo, nel tuo carnefice... Tuo:
Di su una vetta, erema scalzi la voce di Dio nel volto degli altri. Tra gli ulivi