Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Adesso so dove il mio nome alberga. È nei suoi occhi, tra le conserte braccia,
È Natale! Ve lo dico con il cuore! È Natale! Siamo tutti più buoni... Me cojoni!
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,