Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Ho imparato che rivalsa e vendetta non colmano quel vaso vuoto che è il dolore.
Là dove il calcolo sogna e incontra la bellezza, nasce il genio.
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Con la mia sorte, cercando gli angeli tra i desideri. Truccando il due, noi due, cercando
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Potete scalare una vetta, la più alta, con una corda o le sole vostre dita. Doppiare Capo Horn
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Dotti, politici, badanti. Come mignotte austere,
Mia libertà, che da altri dipendi. Mia libertà, che sei la sciagura dei tempi.