Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Ho amato fino all’inverosimile. Sono stato amato sino alla disperazione. Ho tradito
Il cielo si spezza in fili di gelo, abbraccia la terra con mani di brina. Superba inquietudine!
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Ho chiesto alle stelle di Castore e Polluce, dove ci porta questa via, dove conduce. Nel mentre in cui
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,