l’oro sulle scocche i pioppi che san di sale, le nuvole barocche e il marmo sulle scale. Il feretro, che sembra vivo,
Ho visto il mio cuore battersi per un non nulla, privo di significato, mentre il mio cervello disorientat… si aggrappava
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Un eco di stupore, una realtà che sa di fiaba, un battito che sussurra al cuore. Credi, perché questo è vero, anche se sembra un miraggio,
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Chiedo venia di un amore. Chiedo scusa, chiedo venia al sole. Chè la luna,
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Un giorno ti dovrò spiegare.. Perché tra amore e amare, scelsi, d’amare.
Difficile descrivere le briciole di un pettirosso, la sua tua grazia, l’oggi, il volo.
Ho sentito denigrare la farfalla ed il lombrico in un torrente impetuoso. Insulti, spegnersi in stagni d’acqua chiara.
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
In questo giorno di pioggia ho pregato, chè lei morisse, che il suo ricordo fosse cancellato,