Primavera non è che s’avventuri un’altra volta e cinga di tripudi un’altra volta i rami seminudi, tutti raggiando questi cieli puri? Madre Terra, sei tu che trasfigur…
Geloso amante apro mill’occhi e gi… E mille orecchi ad ogni suono inte… E sol di cieco orror larve e spave… Quasi animal ch’adombre, odo e rim… S’apre un riso costei, se ’n dolce…
ODERBE, approda un fiore d’asfo… Chi mai lo colse e chi l’offerse a… Vagò sul flutto come un fior salin… O Derbe, quanti fiori fioriranno che non vedremo, su pè fulvi monti…
Erano i capei d’oro a l’aura spars… che ’n mille dolci nodi gli avolge… e ’l vago lume oltra misura ardea di quei begli occhi, ch’or ne son… e ’l viso di pietosi color’ farsi,
La donzelletta vien dalla campagna… In sul calar del sole, Col suo fascio dell’erba; e reca i… Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole,
Il vento che stasera suona attento —ricorda un forte scotere di lame— gli strumenti dei fitti alberi e s… l’ orizzonte di rame dove strisce di luce si protendono
Sui gradini consunti, come un pove… mendicante mi seggo, umilicorde: o Casa, perché sbarri con le corde di glicine la porta del ricovero? La clausura dei tralci mi rimorde
Di sogni si tinge il mare e l’occhio tuo —dislagata stilla— che di ricordi di vento e di stelle marine
Questa è la bella foce che oggi ha il color del miele, sì lene che l’Amore te l’accosta alle labbra come una tazza colma.
Lodati, o Padri, che per le Madon… amate nel platonico supplizio, edificaste il nobile edifizio eretto su quattordici colonne! Nulla è più dolce al vivere fittiz…
E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso ai miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. Da un pezzo si tacquero i gridi:
Piccole dita che baciai, che tenni fra le mie, pensando ai derelitti consolati di affanni e di delitti dal gioco delle mani dodicenni: o le tue mani, bimbo, se tu accenn…
Ho per amico un bell’originale commesso farmacista. Mi conforta col ragionarmi della sposa, morta priva di nozze del mio stesso male… “Lei guarirà: coi debiti riguardi,
Io penso talvolta che vita, che vi… se già la Signora vestita di nulla… E penso pur quale Signora m’avrei… se quella tutt’altra Signora non g… II.
La bocca che prima mise alle mie labbra il rosa dell’auror… ancora in bei pensieri ne sconto il profu…
Ho tanta fede in te. Mi sembra che saprei aspettare la tua voce in silenzio, per secoli di oscurità. Tu sai tutti i segreti,
Le 17, l’ora della Pieve e del rintocco di campane, brunite, terse all’aria,
Dalle mani magnifiche del cuore sei percorso nobile strumento che stai dentro le labbra del sign… E il tocco è bianco come di una corda che vibra
Ricordo una chiesa antica, romita, nell’ora in cui l’aria s’arancia e si scheggia ogni voce sotto l’arcata del cielo.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle… E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo es… Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani
Loreto impagliato e il busto d’Al… i fiori in cornice (le buone cose… il caminetto un po’ tetro, le scat… i frutti di marmo protetti dalle c… un qualche raro balocco, gli scrig…
Credevi di conoscere il dolore, tu!... T’ammantavi del suo fosco m… con ampi gesti di tragedia,—e il p… t’era una voluttà, come l’amore!..… Ora che l’incontrasti a viso nudo,
A festoni la grigia parietaria come una bimba gracile s’affaccia ai muri della casa centenaria. Il ciel di pioggia è tutto una min… sul bosco triste, ché lo intrica i…
Io sono la Terra e tu sei il Ciel… Noi ci guardiamo. Noi ci sosteniamo. Tu mi circondi, io giro in tondo.
Il bimbo guarda fra le dieci dita la bella mela che vi tiene stretta… e indugia– tanto è lucida e perfet… a dar coi denti quella gran ferita… Ma dato il morso primo ecco s’affr…
Ne la nave Che si scuote, Con le navi che percuote Di un’aurora Sulla prora
O tu che vivi sola, sul confine della foresta ove sei nata, e sied… d’un cedro all’ombra centenaria, i… ignudi e sciolto sulle spalle il c… tu che hai negli occhi la corrente…
Il volto un poco inchina —né triste né giocondo— sopra il seno infecondo la Donna sibillina. Il piucheumano mesto
Quando arriva in casa una tua lettera, io litigo con mia moglie perché crede che io la tradisca. Non può saperlo perché io non le parlo di te e non l’ho mai fatto, ma tu continui a torm...
Grazia del ciel, come soavemente ti miri ne la terra abbeverata, anima fatta bella dal suo pianto! O in mille e mille specchi sorride… grazia, che da la nuvola sei nata
En cada brisa viene tu fragancia, el eco tibio de tu voz callada, memoria dulce, herida no olvidada, que en mis pupilas vuelve en nosta… Las horas mueren, dolor que resum…
Sulla spalletta del ponte Le teste degli impiccati Nell’acqua della fonte La bava degli impiccati. Sul lastrico del mercato
Tutto ho perduto dell’infanzia E non potrò mai più Smemorarmi in un grido. L’infanzia ho sotterrato Nel fondo delle notti
Nel tempo ch’era nuovo il mondo a… e che inesperta era la gente prima… e non eran l’astuzie che sono ora; a piè d’un alto monte, la cui cima parea toccasse il cielo, un popol,…
Dunque tu m’ami. Hai confessato;… Taci ed attendi, e ti scolora il v… Un’onda di pallor. Vuoi dal mio labbro un bacio ed un… Vuoi di mia fresca giovinezza il f…
No, monosillabo. Non è un sì Non è un se Non è provaci ancora.
Credei ch’al tutto fossero In me, sul fior degli anni, Mancati i dolci affanni Della mia prima età: I dolci affanni, i teneri
Se avess’io levità di una fanciull… invece di codesto, torturato, pesantissimo cuore e conoscessi la purezza delle acque come fossi entro raccolta in miti-sacrifici,
Melitta FULGE, dai maculosi leopardi vigilata, una rupe bianca e sola onde il miele silentemente cola quasi fontana pingue che s’attardi…
Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un esiguo ruscello: rio Bo, un vigile cipresso.
ROMÆ FVGIFERÆ DIC.. OVE sono i cavalli del Sole criniti di furia e di fiamma? le code prolisse annodate con liste
Ieri ho sofferto il dolore, non sapevo che avesse una faccia s… le labbra di metallo dure, una mancanza netta d’orizzonti. Il dolore è senza domani,
Vedova triste che silente stai Nel tuo gramo tugurio affumicato, E cuci, e cuci, e non riposi mai Presso il letto del tuo figlio mal… Che su la faccia scolorita e mesta
...quando alzando la testa al ciel… sarò disturbato dai festoni dello… e mi ricorderanno che un’altra est… Quando girando l’angolo troverò di… un divano adagiato accanto ad un b…
Campane, rintocchi di vespri paesani, di tramonti
Non insisti, consisti! Interloquenze Parli o
tra le rocce scure, intarsiano ricami come sagome
Clof, clop, cloch, cloffete, cloppete, clocchette, chchch...
In nessuna parte di terra mi posso accasare
Festa dei Fiori a Primavera Quando la preghiera si fa confusa, malinconica e lontana,
Ammiro le copertine dei libri, prefisso, palcoscenico di misteriose rivelazioni, del fascino che emerge tra le pagine sfogliate
Ofo ha il naso a patatina Nani fatto a pisellino Si risveglian la mattina stretti insiem vicino vicino Ofo dice scimiottino
Strizza gli occhi alla notte, vela i suoi torpori di quieto silenzio, penetra i suoi fitti spessori di denso volume
Laudata sia la spica nel meriggio! Ella s’inclina al Sole che la cuo… verso la terra onde umida erba nac… s’inclina e più s’inclinerà domane verso la terra ove sarà colcata
Sull’altana di cedro, il giorno mu… giunge dal Tempio un canto or mest… giungono aromi dalla jungla in fio… Bel fiore del carbone e dell’accia… Miss Ketty fuma e zufola giuliva
Madre, una notte di Natale io pen… con neve in terra e fulgor d’astri… e dentro il gemmeo fluttuante velo un aroma nostalgico d’incenso. Tu sfioreresti il suol col passo a…
Dalle finestre medioevali e oscure non più le dame guardano i cavalli e i cavalier passar per queste val… corruscanti di lucide armature. Dalle finestre medioevali e oscure
Bene scegliesti l’unico rifugio, trepida messaggiera insanguinata! (Sangue d’amico? Sangue di nemico… Ah! Che il sangue è tutt’uno, olt… Palpiti esausta e sfuggi la carezz…
Io non ho nome.—Io son la rozza f… Dell’umida stamberga; Plebe triste e dannata è mia famig… Ma un’indomita fiamma in me s’albe… Seguono i passi miei maligno un na…
Ogni tanto mi sperdo e mi sotterra il tremore e odoro di polvere, di carne e di fontane, mi assento nei silenzi