Di sogni si tinge il mare
e l’occhio tuo
—dislagata stilla—
che di ricordi di vento
e di stelle marine
si densa, cilestro,
nella vena d’argillite
rischiara la pupilla.
Trasluce la luna
dall’artiglio di risacche
e nell’orbita mesta di ginestre
si schiude l’Universo.
Thea Matera